Tutti coloro che vorrebbero migliorare notevolmente nell’approcciarsi corretta al mondo del poker dovrebbero conoscere a menadito i segreti di ogni giocatore di poker professionista che si rispetti. Ebbene, uno di quelli più importanti è rappresentato proprio dalla capacità di modificare e cambiare il proprio criterio di puntata nel corso del match. In questo modo, si può fare in modo che gli avversari non riescano a capire quali sono le carte che si hanno in mano.
In poche parole, tradotto, tutto questo vuol dire che è necessario evitare di cercare di spingere quanto più possibile nel momento in cui si hanno delle mani interessanti, così come non è consigliabile fare dei check quando si hanno delle carte deboli in mano. È fondamentale, quindi, trovare una tattica che si possa considerare una sorta di via di mezzo, in maniera tale che il proprio gioco si ispiri un po’ a un semi-bluff.
Quali sono le caratteristiche principali di un semi-bluff
Si suole parlare di semi-bluff nel momento in cui si fa riferimento a una puntata che viene effettuata in un momento successivo rispetto al turn, con una mano che, con ogni probabilità, non si può affatto considerare quella migliore che si potrebbe avere, ma che presenta comunque delle buone probabilità di trasformarsi in un’ottima mano al river.
Un esempio concreto per capire meglio il concetto di semi-bluff
Proviamo a pensare di avere in mano sia J che Q ai quadri, mentre che al flop siano presenti J di picche, asso e sei di fiori. Il turn, invece, corrisponde a un 2 di cuori. Ecco che, in questo caso, si ha in mano una seconda top-pair, ovvero coppia di jack, oltre che un progetto di colore al river. Potrebbe essere che uno degli avversari abbia in mano un asso e, di conseguenza, ci sono alte probabilità che quelle che si hanno in mano non siano le migliori carte presenti al tavolo. Al tempo stesso, però, si è certamente consapevoli di come la propria mano sia composta da delle carte che possono tornare certamente molto utili per puntare a vincere al river.
Tutto ciò che dobbiamo fare in questi casi è provvedere al conteggio delle proprie carte utili, che vengono ribattezzate anche con il termine di “outs”. Giusto per fare un esempio, 3 carte Q consentirebbero di avere in mano una doppia coppia di jack e regine, mentre 9 carte di fiori che mancano potrebbero garantire un colore. Infine, due carte jack garantirebbero la possibilità di fare un bel tris di jack. Complessivamente, il computo totale di outs è pari a 14, con una percentuale di vincita che si aggira intorno al 32%.
Mettendo in atto la tattica del semi-bluff, ecco che ci sono due concrete opportunità di vincere la partita. La prima è quella di riuscire a mettere le mani sul miglior punto al river, mentre la seconda è quella di portare l’avversario ad effettuare un fold della propria mano. In cosa si deve sperare? Semplicemente che l’avversario vada a passare la mano migliore. Nel caso in cui tale scenario non dovesse avverarsi, però, è ben non disperare, dal momento che rimane in ogni caso l’opportunità di portarsi a casa il piatto. Ecco, di conseguenza, la prima vera e propria diversità tra un bluff completo e un semi-bluff. Infatti, in questa seconda casistica, il solo obiettivo è quello di portare il nostro avversario a foldare. Quanto può pesare un semi-bluff? Di solito, dovrebbe avere un peso intorno alla metà del piatto, sulla stessa misura di una value bet in pratica.
I motivi che portano a fare un semi-bluff
Sono diverse le ragioni che possono spingere un giocatore a mettere in atto questa strategia. Prima di tutto, nel momento in cui un avversario folda, ecco che tramite questa tecnica si può andare a impadronirsi dei suoi soldi 10 volte su 10. Portare il proprio avversario a foldare, infatti, permette di evitare qualsiasi tipo di preoccupazione in merito a possibili “scherzi” della dea bendata avversaria oppure a delle bad-beat. Questo deve essere il principale obiettivo, dal momento che più di frequente si è in grado di ottenere un simile risultato e maggiori sono le probabilità che il gioco messo in atto al tavolo possa portare a numerose soddisfazioni e vincite. Di conseguenza, è facile considerare il semi-bluff come un’importante arma a propria disposizione per poter incrementare notevolmente le proprie chance di vincita. C’è una maggiore difficoltà nell’effettuare la lettura per quanto riguarda gli avversari nel leggere correttamente il gioco che si mette in atto e questo, a lungo andare, rappresenta un vantaggio di tutto rispetto.
I momenti migliori per effettuare un semi-bluff
Il semi-bluff rappresenta una di quelle tecniche versatili, ovvero che si possono impiegare in un gran numero di scenari e situazioni. D’altro canto, si tratta di una strategia da perseguire sempre avendo ben in mente con chiarezza di avere una posizione migliore in confronto all’avversario nel poker texas hold’em Limit. Senza tale posizione, ecco che si abbassano notevolmente le chance di poter vedere una carta gratuita al turn e, di conseguenza, pure il valore della mano si abbassa notevolmente.
Avendo una posizione nei confronti dell’avversario, invece, avendo anche un progetto di scala oppure di colore al flop, è chiaro che bisogna tenere a mente alcune indicazioni fondamentali. Prima di tutto, è necessario considerare quanti avversari sono presenti al tavolo e quale può essere la forza delle rispettive mani. Nei confronti di un unico giocatore, la tecnica del semi-bluff è praticamente scontata, mentre già contro due avversari è fortemente suggerita, ma in un solo piatto con tanti giocatori le chance di vincita prima del termine della mano sono decisamente basse. lo scopo, in queste occasioni, deve chiaramente essere quello di poter vedere una carta senza dover pagare nulla. Al tempo stesso, è fondamentale considerare l’importanza che ha la forza di una mano. Ad esempio, delle carte come K e Q di quadri, e poi J e T di quadri sul flop sono in grado di garantire il draw a scala e a colore, oltre che due overcards.