Piuttosto di frequente capita di notare, ai vari tavoli di poker online, ma in qualche caso può succedere pure in tanti tornei di poker live, di trovare quelli che vengono chiamati giocatori maniac, che sono certamente molto fastidiosi, ma che al contempo sono certamente battibili. Cosa vuol dire maniac? In poche parole, si tratta di giocatori che fanno dell’estrema aggressività la caratteristica principale del proprio modo di giocare.
Questi giocatori, che vengono definiti quindi maniac, sono in grado di disputare delle partite facendo un uso anche eccessivo di alcune tecniche, come ad esempio quella del bluff, piuttosto che dello squeeze. Cerchiamo di capire come adattare il proprio stile per provare a vincere anche quando al tavolo si incontrano giocatori con tali caratteristiche.
La strategia da seguire per battere un poker maniac
A dispetto di quello che si potrebbe pensare, sfidare questo tipo di giocatori non è certamente semplice, ma è fondamentale sapere che serve dotarsi di tanta pazienza e, sfruttando qualche piccolo accorgimento, che può portare a degli ottimi risultati con il passare del tempo. Il primo passo, quello fondamentale, è di non perdere mai e poi mai la calma, aspettando che arrivi il momento più adatto per colpire e affondare questi avversari, ovviamente nel momento in cui lasciano scoperto il fianco e sfruttando i loro punti deboli.
Come si comportano i giocatori maniac
Come abbiamo detto, il gioco messo in atto da questa tipologia di giocatori è tendenzialmente molto aggressivo. Scendendo un po’ più nei particolari, cercando di gonfiare di continuo i piatti, mettendo in atti dei veri e propri rilanci esagerati, anche quando si trovano fuori posizione. In conseguenza di questo comportamento, ecco che spesso e volentieri il resto del tavolo viene letteralmente trascinato al tilt, il principale e reale avversario di ciascun giocatore.
A un primo sguardo, il gioco praticato da questa categoria di utenti sembra che trovi la sua peculiarità in un gran numero di lacune e di mancanze nelle fasi iniziali, in cui dimostra davvero poca attività. Nel complesso, l’iper aggressività, come detto, emerge in modo abbastanza chiaro.
Uno stile di gioco che, certamente, è in grado di portare con sé anche un bel po’ di vantaggi: giusto per fare un esempio è impensabile provare ad affiancare a un maniac un particolare e specifico range di carte. Non solo, dal momento che un altro aspetto che va inevitabilmente a vantaggio di questo tipo di players deriva indubbiamente dal fatto che mettono una pressione impressionante sugli avversari, al punto tale che finiscono per mettere le mani su un gran numero di piatti, senza però mai giungere allo showdown.
Uno stile di gioco che, se da una parte è un vantaggio, d’altro canto rappresentano anche a tutti gli effetti un punto debole. Per colpa di questo stile di gioco molto loose, questi giocatori di arrivare molto di rado al flop con una mano intera. Piuttosto di frequente finisce per avere in mano delle carte piuttosto marginali, come ad esempio delle coppie medie, draw oppure pure dei top pair no kicker. Sotto questo aspetto, è chiaro che le problematiche ricordano da molto vicino quelli del calling station. Piuttosto di frequente, nel momento in cui si verifica lo showdown, i giocatori maniac sono obbligati a vedere una mano che va a battere le loro carte.
Un’aggressività eccessiva
Un’altra problematica particolarmente diffusa di questo tipo di giocatori è quello di mettere in atto un livello di aggressività particolarmente elevato. Da un certo punto di vista, i giocatori maniac hanno l’obbligo di svolgere delle conti-bet per evitare dei check o fold al flop troppo di frequente. Non solo, visto che questi giocatori vengono visti con una costanza impressionante, dal momento che la sua aggressività è una caratteristica che emerge fin da subito dagli avversari che sono seduti al tavolo, che di conseguenza non lasciano subito un monster. Di conseguenza, ecco che i giocatori maniac corrono il pericolo di perdere la maggior parte del loro stack con delle mani marginali e dei veri e propri bluff.
Come attaccare e battere i giocatori maniac
Il comportamento maggiormente semplice per provare a rubare a questi players un gran numero di chips è senz’altro quello di sfruttare quell’eccessiva aggressività come se fosse un’arma a doppio taglio, provando in tutti i modi a massimizzare le proprie monster hands. Quello che si può consigliare è, spesso, di lasciare che siano proprio i giocatori maniac a prendere sempre in mano le redini del gioco e l’iniziativa e attaccarli, invece, di rimessa, mettendo in evidenza una debolezza che, in realtà, non esiste.
Quello che si deve fare, inoltre, è provare a porre in essere un gioco variegato. Di conseguenza, se si gioca solo ed esclusivamente monster hands, anche un giocatore maniac ha la capacità, dopo poche mani, di intuire la tattica che si sta mettendo in atto. Ecco spiegato il motivo per cui è fondamentale, in alcuni casi, optare per delle puntate dall’importo ridotto oppure dei call piuttosto economici, provando a seguire una combinazione e un mix dei propri comportamenti, cercando di essere meno prevedibili possibile, in maniera tale da massimizzare al massimo la propria monster hand, che prima o dopo certamente arriverà.
Nel momento in cui si avrà a disposizione un’ottima mano al flop, ecco che è fondamentale optare per una tattica come quella dello showplay, sperando che il giocatore maniac vada a puntare un gran quantitativo di denaro nel piatto. A questo punto, quindi, si può anche optare per un efficace controrilancio.
Non solo, visto che è molto complicato che dei giocatori maniac abbiano le capacità per affrontare e fare i conti con una bad beat oppure a un normalissimo steal immediato: di conseguenza, serve fare in modo di utilizzare questa aggressività, a volte “cieca”, per rubargli il quantitativo più alto possibile di chips. I fattori che fanno la differenza, quindi, sono l’isolamento, la posizione e il fatto di restare sempre concentrati. In fondo, se proprio si deve scegliere se avere o meno un giocatore del genere, è sempre meglio averlo al tavolo, visto che con il passare del tempo finirà per lasciare al tavolo un po’ tutti i soldi.