Qualsiasi giocatore di poker che è stato in grado di ottenere degli ottimi risultati sa perfettamente che la disciplina rappresenta quel fattore che finisce per fare la differenza. Nel momento in cui, infatti, si inizia a giocare usando dei soldi reali con il poker, una delle prime regole che devono essere assolutamente tenute a mente è quella che riguarda la gestione corretta del proprio bankroll.
Nel gioco del poker, infatti, un giocatore deve vedersi come una sorta di banchiere, ovvero colui che gestisce e non solo investe i soldi che ha intenzione di puntare in questa disciplina. È un aspetto fondamentale e che fa la differenza tra i giocatori che hanno successo e quelli che non vincono mai.
Il significato di bankroll management
Si parla di bankroll con l’intento di rappresentare quell’importo di denaro che ogni giocatore sceglie di investire solamente in questa disciplina. Ciascuna variante del poker comporta il fatto di dover adeguare la propria strategia di gestione del bankroll. Giusto per fare un esempio, in tutti quei tornei Sit & Go, il suggerimento principale da considerare è quello di effettuare un calcolo pari a 100-150 buy-in all’incirca, come posta di ingresso, per poter avere le risorse per affrontare un certo livello di gioco. Invece, in un match di poker cash game, la componente legata alla dea bendata va a condizionare il giocatore in misura decisamente inferiore in confronto alla modalità del torneo. Invece, nelle partite cash game l’abilità e le capacità riescono ad essere più influenti in un periodo piuttosto lungo. Uno dei suggerimenti migliori da seguire è quello di non puntare con una somma che supera il 5% del proprio bankroll su un singolo tavolo. Nella maggior parte dei casi, un altro ottimo consiglio per tutti quei giocatori che si trovano alle prime armi è certamente di scegliere un investimento che, al massimo, arriva a toccare il 2% o il 3% del proprio bankroll in riferimento a una sola partita. Avendo un certo livello di esperienza con il mondo del poker cash game, invece, si può arrivare a investire anche fino al 5% del proprio bankroll.
Cosa vuol dire essere disciplinati
La disciplina è fondamentale, anche solo per evitare che delle giornate storte, oppure delle giornate in cui va tutto per il verso giusto, possano influenzarvi e non vi consentano di fare lo step verso l’alto. Il miglioramento deve corrispondere a un vero e proprio flusso continuo, in maniera tale da poter puntare a vincere con maggiore rapidità. Solo ed esclusivamente nel momento in cui il bankroll lo consentirà, e di conseguenza le vostre competenze e capacità saranno cresciute, si potrà iniziare a prendere parte a tornei caratterizzati da limiti maggiori. Altrimenti, si dovrà necessariamente fare un passo indietro, puntare a giocare a un livello certamente inferiore. Non è mai qualcosa da valutare negativamente: eppure, dopo un periodo particolarmente sfortunato, la scelta di fare level down è senz’altro molto saggia.
Chi pensa che il poker corrisponda solamente a giocare delle mani estremamente spettacolari o a fare dei call molto complicati si sbaglia di grosso. Il giocatore di poker che riesce a vincere con una certa frequenza è, senza ombra di dubbio, quello che sbaglia di meno nel momento in cui si siede al tavolo verde. Nel mondo del cash game, esattamente come in tutte le altre varianti del poker, c’è la possibilità di giocare davvero per tante ore, riuscire ad accumulare un gruzzolo di denaro di tutto rispetto e poi vederlo sfumare in una sola mano con un bluff particolarmente pericoloso oppure una call un po’ stupida. Ci sono diversi giocatori, infatti, che hanno capacità molto alte, ma commettendo troppi errori proprio perché non riescono ad essere disciplinati.
Considerare la varianza
Anche qualora doveste mettere in atto una tattica che non conosce alcun aspetto negativo, esistono dei momenti in cui gira tutto per il verso sbagliato e si rischia di incappare in una serie molto lunga di sconfitte di fila. D’altro canto, invece, ci saranno tanti altri momenti in cui ci si sentirà così sicuri delle proprie capacità che si corre il rischio di pensare di essere imbattibili.
Ebbene, sul breve periodo, potrebbe anche succedere di perdere diverse mani in cui avevate tutto per essere considerati favoriti. L’errore più importante che tanti giocatori commettono è proprio quello di pensare che a determinare tali errori sia stata solo la sfortuna.
Così come può capitare di notare che, dopo aver giocato un numero limitato di mani, potrebbe succedere che le percentuali relative alle vittorie ottenute non siano proprio in linea con quelle previste. Invece, analizzando un numero notevolmente superiore di mani, potreste comprendere come le percentuali tendono a d’avvicinarsi molto di più a quelle che erano previste.
Tutto è legato al concetto di varianza, che tutti i giocatori di poker professionisti conoscono molto bene. La varianza è legata a doppio filo con un altro concetto molto importante, ovvero quello di aleatorietà. In poche parole, si fa riferimento a quella differenza tra il valore effettivo e quello che, invece, era previsto.
In questi casi, torna molto utile fare riferimento ad alcuni principi di matematica che aiutano a capire meglio il concetto di varianza. Nello specifico, bisogna prendere in considerazione la curva di Gloss. Nonostante, in effetti, si tratti di un concetto matematico piuttosto avanzato, è bene sottolineare come in realtà possa vantare diverse applicazioni nella vita di tutti i giorni. Nel momento in cui serve valutare un evento, infatti, un giocatore deve provare a descriverlo distribuendo tutti i possibili valori. Giusto per fare un esempio, se si va all in preflop almeno una decina di volte avendo in mano una coppia di assi rispetto a una coppia di 5, ecco che si troverà a puntare su una mano con l’80% contro il 20%, in cui la varianza farà ovviamente la differenza, visto che il campione che viene considerato è decisamente limitato. In ogni caso, sul web c’è la possibilità di trovare un gran numero di tabelle che si possono seguire in maniera estremamente precisa e fedele per fare anche un salto in avanti in termini di livelli di buy-in.