Quando si parla del mondo del poker online, tutti gli appassionati sono assolutamente concordi nel riconoscere come ci siano alcuni giocatori che hanno scritto la storia più di altri. Chris Moorman è tra questi e non c’è davvero nulla di male a paragonarlo al Pelè del poker sul web.
Si tratta di un’etichetta che, in fondo, gli è stata data all’unanimità da parte del mondo del poker e, in effetti, la sua carriera ha dimostrato che non c’è stato mai nessuno come lui negli mtt delle più importanti e famose poker room. Certo, ci sono stati tanti players che hanno vinto di più, ma mediaticamente non c’è nessuno al pari di Moorman.
I numeri parlano da soli per Chris Moorman
Se i numeri possono dare una mano a comprendere quanto è stato grande un campione, allora possono essere usati alla perfezione per Moorman, visto che danno un grande aiuto anche solo ad intuire la sua grandezza in questo settore. Si è portato a casa la bellezza di 30 Triple Crowns, e su questo aspetto nessun giocatore l’ha mai eguagliato, mentre per ben tredici volte ha vestito i panni di migliore al mondo in base al ranking di Pocketfives, senza dimenticare come si sia portato a casa la bellezza di 18,6 milioni di dollari nei vari eventi online, quinto complessivamente.
Si tratta di statistiche che testimoniano alla perfezione quanto Moorman sia stato in grado di dare sfoggio di tutta la sua bravura nel momento in cui si è trovato ad affrontare delle partite virtuali. Certo, non si può dire che sia stato timido ai live, dal momento che nella sua carriera ha vinto un braccialetto WSOP, così come un titolo WPT, ma è abbastanza facile intuire come buona parte delle sue energie siano finite proprio nei vari match sul web.
Nel corso di tutti i 15 della sua carriera, tra le altre cose, Moorman si è distinto per essere un giocatore di poker onesto e corretto: non a caso, fino ad ora non c’è mai stata nessuna polemica, raccogliendo pure un ingaggio da parte di 888 Poker, con cui ha un contratto ormai da diverso tempo. Il primo che decise di credere nelle sue capacità e potenzialità fu Doyle Brunson, nel momento in cui aveva ancora in mano una poker room che venne ribattezzata con il suo stesso nome.
Tra i migliori talenti che vennero selezionati da parte di Brunson c’era pure Moorman1. La carriera di quest’ultimo non ha fatto altro che dare ragione al fiuto di uno dei grandi vecchi del poker. Con 420 tornei vinti in 15 anni, il destino ha voluto che solamente nel 2021 Moorman potesse mettere le mani su un trionfo nel corso dello SCOOP.
Un nuovo modo di giocare a poker
Dall’alto dei suoi 15 anni di splendida e soddisfacente carriera, Moorman ne ha viste passare di cotte e di crude, un po’ come Dario Sammartino, giocatore italiano che è diventato vice-campione del mondo nel 2019. A 35 anni suonati, ci sono certamente delle persone che si chiedono se la sua longevità possa resistere di fronte all’evoluzione di tale disciplina, che è diventata sempre più rapida, dinamica, ma anche decisamente competitiva, con tanti giovani che hanno talento da vendere e sono in grado di resistere davanti al pc a grindare anche per parecchie ore.
L’ultimo titolo SCOOP in ordine di tempo che è stato vinto da parte di Moorman va immediatamente a sfatare questa diceria, mettendo in evidenza come il campione inglese sia ancora decisamente competitivo. Come abbiamo detto, per Moorman si tratta della prima vittoria del COOP: un’affermazione tanto attesa, che va a rendere ancora più ricca e completa la sua bacheca.